Il 18 novembre 1941 nasce a Guilford (Inghilterra) l'attore e regista David Edward Leslie Hemmings che inizia la sua carriera artistica molto presto, come giovane cantante d'opera per poi debuttare al cinema già a tredici anni. Il compositore Benjiamin Britten scrive alcuni partiture per bambino proprio per lui. Al cinema comincia con il dramma "The Rainbow jacket". Dopo una decina di film, Hemmings esplode con il ruolo del fotografo che scopre un delitto sviluppando i suoi rullini in "Blow-up" (1966) di Michelangelo Antonioni. Fra i suoi film successivi, i più importanti sono: "Camelot" (1967) "I seicento di Balaklava" (1968), "Barbarella" (1968), "Morte di un professore" (1971), "Profondo rosso" (1975) di Dario Argento, "Rosso nel buio" (1977). David Hemmings dirige anche due film in Inghilterra, "Running Scared" (1972) e I "14 della Bond Street" (1973), prima di lavorare all’estero con "Gigolo" (1979) con Marlene Dietrich e "Harlequin" (1980) in Australia. Hemmings torna a recitare nella parte di Cassio in "Il Gladiatore" (2000) di Ridley Scott. Tra le sue interpretazioni degli ultimi anni, "Gangs of New York" (2002), "La leggenda degli uomini straordinari" (2003). Il 3 dicembre 2003 Hemmings muore a Bucarest (Romania) sul set del film "Blessed - Il seme del male".